Nuova Riveduta:

Matteo 19:16

Il giovane ricco
=(Mr 10:17-27; Lu 18:18-27) Lu 10:25-37; 1Ti 6:9-10, 17-19
Un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?»

C.E.I.:

Matteo 19:16

Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?».

Nuova Diodati:

Matteo 19:16

Il giovane ricco
Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro buono, che devo fare di buono per avere la vita eterna?».

Riveduta 2020:

Matteo 19:16

Il giovane ricco
(Marco 10:17-31; Luca 18:18-30)
Ed ecco un tale, che gli si avvicinò e disse: “Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?”.

La Parola è Vita:

Matteo 19:16

Un tale venne da Gesù e gli chiese: «Signore, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?» Ma Gesù gli disse:

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 19:16

Il giovane ricco
(Marco 10:17-31; Luca 18:18-30)
Ed ecco un tale, che gli s'accostò e gli disse: Maestro, che farò io di buono per aver la vita eterna?

Ricciotti:

Matteo 19:16

Il giovane ricco
Allora gli s'accostò uno dicendogli: «Maestro buono, cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?».

Tintori:

Matteo 19:16

Il giovane ricco
Ed ecco un tale accostarsi e dirgli: Buon maestro, che dovrò fare di bene io per avere la vita eterna?

Martini:

Matteo 19:16

Allora si accostò a lui un tale, e gli disse: Maestro buono, che farò io di bene per ottenere la vita eterna?

Diodati:

Matteo 19:16

ED ecco, un certo, accostatosi, gli disse: Maestro buono, che bene farò io per aver la vita eterna?

Commentario abbreviato:

Matteo 19:16

Versetti 16-22

Cristo sapeva che la cupidigia era il peccato che più facilmente assillava questo giovane; sebbene avesse ottenuto onestamente ciò che possedeva, tuttavia non riusciva a separarsene con gioia, e questo dimostrava la sua mancanza di sincerità. Le promesse di Cristo rendono i suoi precetti facili e il suo giogo piacevole e molto confortevole; tuttavia questa promessa era una prova per la fede del giovane, tanto quanto il precetto lo era per la sua carità e il suo disprezzo del mondo. Quando seguiamo Cristo, ci viene richiesto di osservare debitamente le sue ordinanze, di seguire rigorosamente il suo modello, e di sottometterci alle sue disposizioni; e questo per amore suo e in dipendenza da lui. Vendere tutto e dare ai poveri non serve, ma dobbiamo seguire Cristo. Il Vangelo è l'unico rimedio per i peccatori perduti. Molti si astengono da vizi grossolani e non rispettano i loro obblighi verso Dio. Migliaia di casi di disobbedienza in pensieri, parole e azioni sono segnati contro di loro nel libro di Dio. Così molti abbandonano Cristo, amando questo mondo presente: provano convinzioni e desideri, ma se ne vanno addolorati, forse tremando. È bene che ci mettiamo alla prova in queste cose, perché il Signore ci metterà alla prova.

Riferimenti incrociati:

Matteo 19:16

Mar 10:17; Lu 18:18
Lu 10:25; Giov 6:27-29; At 16:30
Mat 25:46; Dan 12:2; Giov 3:15; 4:14; 5:39; 6:47,68; 10:28; 12:25; 17:2,3; Rom 2:7; 5:21; 6:22,23; 1Ti 1:16; 6:12,19; Tit 1:2; 3:7; 1G 1:2; 2:25; 5:11-13,20; Giuda 1:21

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